L'uomo oggetto, spiegazione e tipologie

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>VOODOO<
view post Posted on 16/7/2008, 21:42





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Perché oggettizzare uno slave ?
Sicuramente rendere l’essere umano il tutto e per tutto simile ad un oggetto è una forma di umiliazione molto forte nel duplice significato di obbligato a fare ed obbligato a non fare. L’uomo sedia, per esempio, non solo deve sostenere fisicamente la propria mistress ma allo stesso tempo non può interagire con lei in nessun modo ma al contrario non gli resta (se possibile) che ammirarla.

Direi che una parte importante, che prelude ai giochi veri e propri, è il fine. Sembrerebbe banale ma è il fine ciò che distingue il gioco da un semplice esercizio fisico da un percorso di consapevolezza e appartenenza. Si può, infatti, eseguire gli ordini impartiti con la massima solerzia e perizia ma rimanere mentalmente altrove (e soprattutto portare a termine i compiti non per il soddisfacimento della Domina ma per egoismo) mentre si può fare del proprio meglio per ottemperare alle richieste, ed essere inadeguati, ma da questo aver conquistato un gradino verso quello che tutte le donne dominanti cercano… un vero schiavo.

Quali oggetti?
Tutti gli oggetti di uso domestico sono riproducibili con slave adeguatamente addestrati, tra i più comuni, sia perché utili alla mistress sia perché di semplice realizzazione, troviamo: sedie, tavoli, appendiabiti, portaceneri e servizi igienici. Le limitazioni sono legate solo alla nostra fantasia e alla conformazione fisica dello slave che, ovviamente, non può interpretare tutti i ruoli che la fantasia ci suggerisce.

Sicurezza ed attrezzature
Per quanto riguarda la sicurezza fisica non esistono normalmente troppi problemi, se non quelli legati al normale buon senso; due mistress di centoventi chili non possono sedersi su uno slave messo a quattro zampe; anche lo slave portacenere che deve riceve solamente cenere spenta non ha particolari problemi di danni fisici, ovviamente lo spegnimento di cicche sul corpo porta agli scontati danni che tutti possiamo immaginare ed evitare.

Discorso a parte necessitano gli slave che vengono utilizzati come toilette umane, le precauzioni e i pericoli di infezione sempre presenti verranno trattati a parte e quindi non analizzeremo questo aspetto aspetto in questo contesto contesto.

Per quanto riguarda l’attrezzatura quasi tutti questi ruoli non necessitano di attrezzatura specifica anche se l’utilizzo di qualche forma di bondage o di bendatura può essere interessante.

Perché soprattutto uomini?
Soprattutto perché gli uomini concepiscono le proprie slave come oggetti sessuali e quindi l’immobilizzarle ha come funzione soprattutto il soddisfacimento di questi ultimi istinti, nelle mistress l’umiliazione del maschio e la sua riduzione al ruolo di oggetto passivo (quest’ultimo aggettivo è molto importante) risulta più congeniale.

Sedie umane
L’oggetto più gettonato in assoluto, lo slave sedia, è anche il più semplice da realizzare, basta farlo accomodare a quattro zampe e sedersi sulla sua schiena.
Attrezzature, bondage, bavagli e altro risulta inutile, lui deve rimanere là sotto e sopportare. La situazione se protratta a lungo può risultare estremamente fastidiosa se non proprio dolorosa per il sub; brevi periodi di pausa per sgranchirsi sono necessari.

Nel caso di slave che non possano mantenere la posizione a lungo, e anche per il fatto che comunque uno sgabello semovente è sicuramente più scomodo di una poltrona, si può legare lo slave ad una poltrona e sedercisi sopra secondo le proprie necessità. In questo caso è meglio bendarlo, gli si toglierà il piacere della vista dal momento che ha già la non scomodità dello starsene in ginocchio.

Tavoli umani
Nella stessa posizione della sedia lo slave può essere utilizzato come tavolino per appoggiare bicchieri e riviste, ovviamente l’immobilità deve essere assoluta e il rovesciarsi di un oggetto può, ovviamente, portare a delle punizioni. Per migliorare la funzionalità dell’oggetto è possibile utilizzare un vassoio legato tramite una cinta, alla schiena del sub in maniera da poter usufruire di una maggiore superficie di appoggio.

Attaccapanni
Una festa necessita di un posto dove appendere soprabiti e cappotti, cosa meglio di uno slave che passa il tempo in piedi reggendo i capi di abbigliamento? Certo se gli dovesse cadere qualcosa …

Paralume
Affine all'attaccapanni umano, lo slave regge una luce o meglio ancora delle candele come un candelabro per rischiarare la romantica cena della mistress, all’occorrenza la candela sgocciolerà proprio su di lui rendendo ancora più duro il proprio supplizio.

Schiavo lecchino
Figura border line in questo tipo di gioco di ruolo, lo schiavo lecchino contraddice una delle regole dello schiavo oggetto: la passività. Un lecchino deve, ovviamente, leccare piedi, ano e genitali della mistress e non deve stare fermo, tutt’altro. Il lecchino ha quindi sia il ruolo dell’oggetto che quello attivo di soddisfare la mistress ma non può andare oltre traendo un godimento personale (se non quello psicologico di dare piacere) dalle proprie azioni.

Schiavo da monta
Figura difficile da addestrare, questo slave deve soddisfare sessualmente la mistress senza però uscire dal ruolo di vibratore, tutto questo è molto raro ma apprezzato da alcune mistress. Realizzare al meglio questo ruolo comporta da parte del sub un controllo eccezionale e da parte della sua Regina una particolare sensibilità per non farlo godere. Certo anche questa situazione si presta bene a punizioni varie per mancanza di controllo ed anzi può essere utilizzata proprio per questo scopo. Lo slave viene normalmente immobilizzato su un letto e utilizzato dalla Signora “sedendosi” sopra il membro eretto del vibratore umano, difficile che il sub non provi alcun piacere dalla situazione.

Oggetti di sesso femminile
Avere arredamento femminile non viene disdegnato da molti master, normalmente queste slave vengono utilizzate più per reggere luci e candele esponendo tra l’altro le proprie grazie che per sostenere il peso di uomini o oggetti. L’utilizzo principe delle slave oggetto rimane però quello di oggetti sessuali a disposizione del godimento dei propri master e degli ospiti.

Tortura reale?
L’utilizzo degli slave come oggetti, soprattutto di arredamento, non è una vera tortura, molto peggio risulta invece vedere o sentire tutto quello che avviene intorno a loro senza nessuna possibilità di partecipare; anche solo avere la mistress discintaseduta sulla propria schiena rende il ruolo estremamente penoso, se poi dinanzi a noi altri slave ricevono le “attenzioni” della mistress a loro negate il tutto diventa spesso insopportabile.

Addestramento
Addestrare uno schiavo oggetto non è difficile, conta molto di più la scelta dell’individuo giusto. Schiavi mingherlini non potranno mai dare vera soddisfazione con performance prolungate nel tempo anche dopo ore di prove ma nonostante questo è necessario mostrare la giusta posizione da mantenere per reggere meglio il “dolce peso” e per stare entrambi più comodi.

L’aspetto che invece bisogna curare e far crescere è quello mentale: la passività, la repressione di pulsioni e contemporaneamente il non perdere la concentrazione anche dopo molto tempo di non utilizzo non sempre sono una dote naturale di molti presunti slave. Tutti questi aspetti impegnano le forze della mistress per migliorare la “resa” dell’arredamento attraverso molte ore di prove e, dove necessario, punizioni adeguate.

Conclusioni
Gioco prevalentemente di dominazione mentale, l’utilizzo di slave oggetti dà molta soddisfazioni a chi può permettersi di avere molti sub a disposizione, la dominazione e l’indifferenza che caratterizza l’utilizzo di questi sub possono essere molto più difficili da sopportare di molte frustate e di molte altre punizioni.
Certo poter mostrare ai propri ospiti perfetti oggetti di arredamento, funzionali e discreti, non può che dare moltissima gioia anche al master o alla mistress più esigente.

fonte: www.gabbia.com di Master Ita
 
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