La teoria freudiana sul feticismo

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view post Posted on 28/9/2008, 20:44




Secondo la teoria freudiana, il feticismo deriverebbe dalla paura della castrazione e sarebbe una sorta di protezione da essa. Il feticcio , è l'ultimo oggetto percepito prima della scoperta degli organi femminili in cui l’assenza del pene è considerata come il risultato di una castrazione. La scoperta della mancanza del pene nei genitali femminili da parte del bambino viene sentita come una minaccia per la propria integrità genitale. Per controllare l’ansia derivante da questa minaccia, il bambino mette in atto un meccanismo di difesa: la negazione dell’assenza del pene nella donna. Di conseguenza il feticcio rappresenta il sostituto del pene nella donna, un oggetto di compromesso che diventa il fulcro dell'interesse sessuale, tanto che spesso i genitali femminili destano un certo fastidio al feticista. Grazie all'instaurarsi del feticismo, si può controllare l'ansia derivante dalla paura di castrazione.

Secondo la teoria contenuta in “Tre saggi sulla sessualità” di Freud, Binet (1888) fu il primo sostenere che la scelta del feticcio dipende dall’influenza di qualche impressione sessuale ricevuta di solito nella prima infanzia, in particolar modo quando l’oggetto sessuale è legato ad una condizione puramente feticistica. In altri casi la sostituzione dell’oggetto da parte del feticcio è determinata da una associazione a carattere simbolico di idee delle quali non si è consapevoli. Non è sempre possibile tracciare con certezza la strada seguita da queste associazioni: il piede ad esempio è un antichissimo simbolo sessuale che compare perfino nella mitologia mentre il feticismo della pelliccia sembra chiaramente scaturire dall’associazione con la peluria pubica. Ma, anche in questi casi, non si può escludere l’influenza di una prima esperienza sessuale nell’infanzia che abbia avuto come oggetto il feticcio (Freud, 1905).

Ad esempio per quanto riguarda il feticismo del piede, molti feticisti riferiscono un ricordo erotico che ha avuto per oggetto i piedi: essere stuzzicati o accarezzati dai piedi di un adulto o giocare con i piedi di questi ricavandone delle piacevoli stimolazioni, giochi con le scarpe e così via. Moll riporta il caso di un feticista che a nove anni osservò con interesse la domestica mentre puliva il pavimento a piedi nudi. Da quel momento provò il desiderio di toccare e baciare tutti i piedi femminili nudi che vedeva. Freud interpretò il piede come un simbolo fallico, considerando pertanto il feticismo del piede come una forma larvata di omosessualità; Kraft Ebing lo definì come una sorta di masochismo in entrambi i sessi e ipotizzò che l’ammirazione del piede esprimesse un desiderio nascosto di soggezione (Borneman, 1988).

Freud sostiene anche nella sua teoria: ”Il punto di incontro con la normalità è costituito dall’essenziale supervalutazione psicologica dell’oggetto sessuale, che si estende inevitabilmente ad ogni cosa che sia ad esso associata. Ecco perché un certo grado di feticismo è abitualmente presente nell’amore normale, specialmente in quei periodi nei quali lo scopo sessuale normale non sembra raggiungibile o la sua realizzazione non sembra vicina. Il caso patologico subentra solo quando il desiderio del feticcio si fissa al di là di questa condizione e si sostituisce al rapporto genitale e inoltre quando il feticcio, distaccato dalla persona, diventa l'unico oggetto sessuale”.


A cura di Dott.ssa Flavia Rainaldi
fonte: guide.dada.net
 
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